La
favola del benessere, dello spreco e dell'eccesso A
Carnevale i simboli del benessere
diventano oggetto di scherno e vengono portati ad un'esagerazione estetica che
è quasi grido e denuncia. La carne, il denaro, il sesso, gli abiti di lusso, tutti
questi elementi si trovano ad essere stravolti e fatti oggetto di culto carnevalesco
e derisione. Alla faccia
della moderazione e delle restrizioni imposteci nel corso di tutto l'anno tanto
dalle condizioni economiche, quanto dalla morale comune. Dietro
il mito del paese della cuccagna si nasconde però anche una forma di utopia: la
speranza nell'esistenza di un mondo migliore, nel quale la ricchezza si coniughi
a bellezza colori, pace interiore, festa ed estasi collettiva.
Nella rappresentazione
di questi temi ci serviremo anche di un semplice riferimento letterario di collodiana
memoria. In Pinocchio è infatti il signor Mangiafuoco, personaggio mediatico ante
litteram, mitico imbonitore e demagogo ad attirare i bambini in un mondo fatto
solo di giochi e divertimento. Il paese dei balocchi, appunto… Al
carro della tarantella hanno partecipato i gruppi "Canzoniere Grecanico Salentino"
dal Salento e i "Neilos" dalla Calabria. |